L’EXPORT UN’OPPORTUNITÀ FONDAMENTALE PER IL BIOLOGICO ITALIANO
Le imprese italiane del biologico hanno una grande opportunità che è quella dell’export, anche se non mancano le sfide da affrontare per valorizzare il potenziale di questo settore. L’Italia , infatti, è leader in Europa per volumi di produzioni bio e si distingue per una significativa e diversificata filiera di trasformazione,
Questo successo trova spiegazione nell’apprezzamento del made in Italy alimentare sui mercati interazionali, dove c’è anche una maggiore attitudine a riconoscere una differenza di prezzo ai prodotti di qualità e genuini come quelli bio.
NUMERI IN CRESCITA
I dati che emergono sono confortanti e lasciano intravedere buone opportunità sui mercati esteri per le aziende della Penisola. L’export del biologico italiano vale oltre 3,6 miliardi di euro (Fonte: ITA.BIO) e un dato che emerge è la crescita esponenziale nel lungo periodo: le vendite hanno fatto segnare un +8%+ rispetto al 2022 e un incremento del 203% rispetto al 2012 è I prodotti che caratterizzano maggiormente questa quota sono quelli alimentari che, con un valore di oltre 2,9 miliardi di euro, costituiscono l’81%. Il restante 19% è costituito dal vino.
L’export del biologico incide per il 6% sul totale dell’export agroalimentare (che è pari a 62 miliardi di euro nel 2023, +5%) rispetto al quale dimostra una crescita più forte, anno su anno
Oltre alle vendite, altra nota positiva da sottolineare ai fini dell’export è il dato di spesa pro-capite che in diversi Paesi esteri è decisamente superiore a quello italiano, che si aggira intorno ai 62 euro l’anno. I Paesi che hanno una maggiore spesa pro-capite in Europa sono:
- Svizzera (437euro);
- Danimarca (365 euro);
- Austria (274 euro);
Restano distanti anche le nazioni più vicine o simili per mercato, come Germania (181 euro) e Francia (176 euro). Germania e Paesi Nordici sono stati i mercati di destinazione più importanti per il bio italiano nel 2022 e sono ritenuti anche i più promettenti.
I PRODOTTI FRESCHI PROTAGONISTI DEI CONSUMI
Tra i prodotti più ricercati nei mercati internazionali ci sono i freschi, tra cui i derivati del latte giocano un ruolo di primo piano. Il biologico è la prima scelta nella frutta e nella verdura per il 45% degli user biologici (Fonte: ITA.BIO), per carne e uova tale preferenza si attesta invece al 34% e per latte e derivati al 33%. Il 31% delle famiglie con bambini sceglie preferenzialmente il prodotto biologico quando deve comperare alimenti per l’infanzia.
Questi dati valgono per i prodotti bio in generale, di qualunque provenienza, ma quelli italiani godono del generale favore incontrato dal made in Italy nel mondo. Nei Paesi nordici il 65% dei cittadini ha acquistato almeno una volta un prodotto biologico made in Italy nel 2022.