La crescente sensibilità verso il benessere animale, sostenuta dalle strategie Eu che incentivano la transizione ecologica, stanno determinando scelte alimentari più sostenibili da parte cittadini.
Se da un lato il modello di allevamento intensivo si sta ridimensionando, anche per il calo dei consumi in particolare di latte e carne rossa, dall’altro l’introduzione della carne sintetica, alimenta dubbi e contestazioni
L’allevamento basato sul metodo biologico, che garantisce il benessere animale e un ridotto impatto ambientale, rappresenta dunque il futuro della zootecnia.
I dati confermano questa tendenza. Secondo “Bio in cifre 2023”, infatti, la zootecnia biologica italiana fa registrare significativi aumenti in ogni comparto: +10,5% per i bovini, +12,1% per suini, mentre gli avicoli registrano con i polli da carne e ovaiole un +16,9%.
_
PROGRAMMA
15.00: Apertura dei lavori
Dall’allevamento intensivo a quello biologico: i benefici economici, sociali e ambientali
Maria Grazia Mammuccini | Presidente di FederBio
Standard rigorosi ed etologia al centro dell’allevamento biologico
Marcello Volanti | Medico veterinario
No ai cibi sintetici e senza radici territoriali, per un futuro alimentare buono, pulito e giusto
Barbara Nappini | Presidente Slow Food Italia
Strategie e sfide per lo sviluppo della zootecnia biologica in Europa
Eduardo Cuoco | Direttore IFOAM OE
Futuro del cibo o cibo del futuro? Le false promesse del cibo in laboratorio
Felice Adinolfi | Università di Bologna
La zootecnia chiude il cerchio dell’azienda biodinamica: un modello per l’economia circolare.
Marco Paravicini | Vicepresidente FederBio
Modera: Lorenzo Tosi, giornalista
*Iniziativa realizzate nell’ambito della campagna Being Organic in EU promossa da FederBio in collaborazione
con Naturland e cofinanziata dall’Unione europea ai sensi del Reg. EU n.1144/2014.