L’AGRICOLTURA BIO AUMENTA FINO AL 30% LA BIODIVERSITÀ

Alt="campi coltivati con metodo biologico aumentano la biodiversità del 30 per cento"

Alla Festa del BIO di Bologna, il progetto Being organic in Eu presenta le storie degli agricoltori che hanno scelto il bio per tutelare la terra e gli ecosistemi.

La perdita di biodiversità è la terza minaccia più grave dei prossimi 10 anni. A sostenerlo è il Rapporto di Lampkin e Padel che sottolinea i benefici ambientali, sociali ed economici che l’agricoltura biologica può produrre con il raggiungimento del 25% di terreni agricoli coltivati bio entro il 2030, uno degli obiettivi della strategia “Farm to Fork.

L’agricoltura biologica, sostiene l’indagine, nutrendo la terra per mantenerla fertile, svolge un ruolo fondamentale nella conservazione e implementazione degli habitat naturali.

Su come tutelare la biodiversità, alla Festa del BIO di Bologna, in occasione dell’Eu Organic Day, abbiamo dato voce a quattro agricoltori bio per far emergere le buone pratiche sostenibili messe in atto quotidianamente nei loro campi bio per salvaguardare la biodiversità e lo scambio virtuoso che esiste da

sempre tra natura e agricoltura bio.  Attraverso le loro testimonianze abbiamo voluto raccontare come ogni giorno, senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi, gli agricoltori bio si impegnano nella conservazione della fertilità del terreno e dell’armonico sviluppo dei cicli naturali, per contrastare la perdita di biodiversità.

L’applicazione corretta del metodo dell’agricoltura biologica, infatti, rappresenta di per sé uno strumento di conservazione della biodiversità sia naturale che rurale:

  • l’utilizzo di concimi organici e il divieto di adoperare pesticidi e fertilizzanti di sintesi, incrementando così la biodiversità del suolo ed aumentando la concentrazione dei microrganismi che vivono nel terreno;
  •  la rotazione delle colture, con un’appropriata scelta delle varietà, aumenta la biodiversità a livello genetico e specifico;
  • a scelta di varietà locali e razze autoctone induce a mantenere e a tutelare la biodiversità e le peculiarità delle differenti aree territoriali;
  •  l’introduzione di nemici naturali dei parassiti (lotta biologica), piuttosto che l’uso di fitofarmaci, aiutando a non ridurre la presenza di organismi e microrganismi utili.

Gli agricoltori biologici sono stati i primi a dimostrare come la protezione della natura e l’agricoltura possano coesistere, incrementando la fertilità del suolo, preservando la biodiversità e immagazzinando carbonio. Ecco perché nel secondo European Organic day, abbiamo voluto dare spazio alle loro storie che raccontano il costante impegno per la salvaguardia delle risorse naturali del Pianeta.

Un nuovo dossier sula sperimentazione DOK – Lo studio comparativo che da oltre 45 anni mette a confronto sistemi di coltivazione biologici e convenzionali

Gli agricoltori bio raccontano le loro esperienze e la passione di chi coltiva la terra e combatte ogni giorno le sfide sempre più insidiose legate al cambiamento climatico

“La dieta mediterranea sceglie il bio”, i risultati della ricerca scientifica dell’Università Tor Vergata sui benefici di una dieta mediterranea biologica sono sorprendenti

I Bio Tour di Being Organic: alla scoperta del metodo bio dal campo alla tavola, in compagnia di Massimiliano Ossini

‘Giusto prezzo’ e semplificazione burocratica: all’Assemblea dei produttori BIO le richieste per rafforzare il settore

Il Biologico nel 2024: Numeri in Crescita per un Settore Sempre Più Strategico

23 settembre 2024, torna l’European Organic Day

Italia tra i leader in Ue: oltre un quinto dei terreni agricoli italiani sono biologici

Il valore dell’agroecologia in chiave socioeconomica, pubblicato uno studio dell’Università Sant’Anna di Pisa e di ISARA di Lione

Uno studio quarantennale del Rodale Institute ha messo a confronto le tecniche dell’agricoltura biologica con quelle convenzionali: scopriamo i risultati.