BEING ORGANIC EU AL CENTRO DELL’ORGANIC FOOD CONFERENCE
IFOAM Organics Europe è stata lieta di promuovere gli obiettivi del progetto BEING ORGANIC in EU attraverso l’organizzazione dell’Organic Food Conference, che si è svolta il 22-23 maggio, a Sansepolcro, in Italia.
Alla fine del primo giorno, dopo un brindisi di apertura da parte del vicepresidente Marian Blom e di Rossella Bartolozzi dell’ufficio di presidenza FederBio, che ha fornito una breve introduzione del progetto BEING Organic in EU, i partecipanti hanno avuto il piacere di gustare deliziosi cibi e vini biologici La seconda ed intesa giornata dell’Organic Food Conference è iniziata con un discorso del Cav. Valentino Mercati, fondatore di Aboca. A seguire il dibattitto si è incentrato sulle sfide della sostenibilità poste dalla strategia Farm to Fork dell’UE.
Mentre si punta verso sistemi alimentari più sostenibili attraverso obiettivi come il raggiungimento del 25% di terreni biologici in Europa e la riduzione del 50% dell’uso e dei rischi dei pesticidi entro il 2030, si devono affrontare sfide concrete in relazione al contesto geopolitico e alla mancanza di coerenza del mondo politico. L’intero sistema agroalimentare sta cercando di salire sul treno della sostenibilità e il rischio di greenwashing è tangibile. La transizione agroecologica non sarà un processo semplice, ma può essere un’opportunità per trasferire le buone pratiche biologiche al resto dell’agricoltura. Il biologico, in quanto pioniere, dovrà dare prova di leadership e sforzarsi di migliorare, alzando il livello qualitativo delle produzioni bio e non accontentandosi degli standard minimi.
La seconda sessione dal titolo “Il biologico per tutte le età – Navigare nel mercato attuale con una comunicazione multigenerazionale” ha affrontato il tema di come affrontare al meglio la comunicazione nel bio, per sensibilizzare la popolazione sui benefici dell’agricoltura biologica, soprattutto quando ci si rivolge a consumatori di età diverse. Con un numero sempre maggiore di marchi che dichiarano di essere sostenibili, il consumatore si trova in una giungla verde e può facilmente confondersi.
Ma i consumatori di oggi non sono più solo acquirenti e attraverso l’incontro con le persone e l’uso di strumenti di trasparenza (come, ad esempio, il True Cost Accounting) il biologico può costruire legami con i consumatori, oltre a proiettarsi come strumento chiave per i modelli di business, soddisfare le esigenze di un’utenza sempre più sensibile a questi temi e contribuire a colmare il divario di prezzo tra bio e convenzionale.
Infine, la terza e ultima sessione si è concentrata sul Nuovo Regolamento Ue 848 e su come produrre alimenti bio in un mondo inquinato. Con il mercato globale dei pesticidi quasi raddoppiato negli ultimi 20 anni, che ha portato ad un aumento degli avvelenamenti (fonte: Pesticide Atlas), la contaminazione è onnipresente nell’ambiente. La questione dei residui nei prodotti bio è quindi un argomento rilevante per la maggior parte degli stakeholder del mondo del biologico, soprattutto perché l’onere dei costi di contaminazione è attualmente sostenuto dal settore biologico e non da chi inquina. Questo è stato il tema del progetto “Uso dei pesticidi e contaminazione”, che ha portato alla stesura di un Position Paper sulla gestione dei residui di pesticidi nei prodotti biologici, presentato dai relatori Bernhard Speiser (FiBL) e Michel Reynaud (EcoCert) durante questa sessione.
In conclusione, per combattere le frodi e continuare a produrre prodotti alimentari sani, è necessaria una buona conoscenza dei rischi, una guida per i produttori e misure di controllo proporzionate. L’Organic Food Conference è stata un evento di successo, con una partecipazione variegata, da organizzazioni ed aziende, a studenti universitari, media e un delegato del Ministero dell’Agricoltura italiano, Pietro Gasparri.
L’Organic Food Conference è stata organizzata nell’ambito del progetto BEING ORGANIC in EU è una campagna di promozione proposta da FederBio in collaborazione con Naturland, cofinanziata dall’Unione Europea ai sensi del Regolamento UE n. 1144/2014, che mira ad aumentare e rafforzare la considerazione dell’agricoltura biologica europea nei mercati italiano e tedesco, rafforzando la consapevolezza e il riconoscimento delle pratiche agricole biologiche dell’UE e del logo biologico dell’UE.